Grotte di San Canziano, Slovenia
Provenendo dall'Italia, si entra in Slovenia nei pressi del terminal Fernetti di Trieste. Una cosa alla quale prestare attenzione è l'uso delle autostrade in Slovenia; qui, come in Svizzera, il pedaggio non si paga sul tratto utilizzato, ma è necessario acquistare una "vignette" della durata di alcuni mesi.
Dati i pochi chilometri da percorrere, si può evitare di utilizzare l'autostrada seguendo ds Fernetti le indicazioni per Sesana e poi proseguendo con le indicazioni gialle per Divaccia che caratterizzano la viabilità ordinaria.
Una prima attrazione di questo itinerario in Slovenia sono le Grotte di San Canziano a Divaccia (Škocjanské jaskyne in sloveno), fenomeno carsico nel Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Nel periodo estivo si hanno visite guidate a piedi alle grotte ogni ora e la visita dura circa un'ora e mezza sui tre chilometri del percorso.
Ripreso il viaggio lungo la costa, si seguono le indicazioni per Bertoki per arrivare a Capodistria, sempre senza utilizzare l'autostrada.
Arrivati a Capodistria, ci si dirige verso il porto, per poi salire al centro storico con i suoi vicoli e la bellissima piazza circondata da palazzi in stile veneziano.
Capodistria, Slovenia
Proseguendo lungo la costa verso sud, si arriva a Pirano, piccola cittadina con il suo centro storico che si sviluppa sul lungomare, con la piazza e la Chiesa della Madonna della Salute.
Pirano, Slovenia
Umago, Croazia
Invece di fermarci in Slovenia, abbiamo preferito attraversare la frontiera con la Croazia a fine giornata, per evitare eventuali code nelle ore di punta, arrivando ad Umago, una cittadina abbastanza piccola, sviluppata attorno alla propria piazza ed al porto.
Per entrare in Croazia è sufficiente la carta d'identità, ma possono esserci contestazioni sull'estensione a dieci anni del documento, per cui conviene utilizzare il passaporto, peraltro obbligatorio per il successivo ingresso in Bosnia-Erzegovina.