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"Mi sento parte di qualcosa di vasto e antico, come se la gente che è già passata su questa strada vi avesse lasciato le impronte, e piuttosto che consumarla l'avesse accresciuta, ingrossata, incrostata d'esperienze."
Natalino Russo: "Nel mezzo del Cammino di Santiago"
Ho fatto il mio viaggio a Capo Nord tra il 28 luglio ed il 16 agosto 2008.
Il periodo scelto (vincolato da impegni di lavoro) non ha permesso di vedere il sole di mezzanotte (che a Capo Nord termina il 31 luglio), ma ha avuto il vantaggio di coprire il periodo più favorevole dal punto di vista del meteo: infatti, per le prime due settimane non ho mai avuto pioggia e solo tre mezze giornate di brutto tempo nell'ultima, che è un bilancio inaspettatamente positivo.
La durata del viaggio è stata fissata sulle tre settimane pensando ad una media di 500km al giorno di sui quasi 10.000km complessivi. In realtà, la media giornaliera è stata abbastanza variabile a parità di ore di viaggio: mettendosi in viaggio per le 9 e fermandosi per le 18, ho percorso dai 700km della tappa da Kautokeino in Norvegia a Sorsele in Svezia (sole, pochi centri abitati, strada scorrevole, nessun traghetto) a meno della metà delle tappe nel sud-ovest della Norvegia. Ovviamente, la durata del viaggio si può ridurre puntando direttamente su Capo Nord attraverso le strade principali e con percorrenze che da parte di qualcuno arrivano ai 1.000km al giorno, ma nel mio caso non credo di ripetere l'esperienza e quindi ho scelto di visitare questi posti con un po' più di calma.
Il percorso verso Capo Nord è stato scelto consigliandomi con motociclisti che visitano questi posti regolarmente e consultando il sito delle Strade Turistiche Norvegesi, oltre ovviamente a guide ed itinerari pubblicati su riviste di motociclismo. Ho escluso la visita a città come Stoccolma o Oslo, che sicuramente avrebbero allungato ulteriormente il viaggio, già eccezionalmente lungo per me. L'unica capitale visitata è stata Copenhagen, meta della mia prima tappa dopo il trasferimento in treno da Verona ad Amburgo.
Per dormire ho prenotato dall'Italia solo per la Danimarca, mentre in Svezia e Norvegia questo non è necessario: la sistemazione più comune è stata quella in bungalow nei numerosissimi campeggi presenti, ben indicati dalla segnaletica stradale. Il costo di un bungalow è di circa 60 euro se attrezzato con bagno e doccia e sui 40 euro se si usano i servizi del camping ed hanno almeno due, ma tipicamente 4 posti. Vista la diffusione dei campeggi, i Bed&Breakfast sono abbastanza rari e gli hotel si collocano nella fascia più alta di costo.
Pernottando presso i campeggi, la soluzione più comune per mangiare è quella di comprare qualcosa nei supermercati delle stazioni di servizio, aperte fino a tardi; inoltre, quasi tutte queste stazioni preparano anche qualcosa tipo hot-dog se si ha voglia di mangiare qualcosa di caldo. Se si fa tappa in prossimità di qualche città, ovviamente la scelta è più ampia.
I servizi sono abbastanza critici fuori dai centri maggiori e quasi tutti gli esercizi pubblici (compresi gli Uffici Informazioni) chiudono verso le 17. Anche se tutto il viaggio avviene in zone abitate, distributori, bancomat o officine si trovano solo nelle cittadine maggiori, distanti anche più di 100km l'una dall'altra e difficilmente aperti nel fine settimana. Per la benzina conviene considerare metà serbatoio come riserva. Le carte di credito ed i bancomat (anche di circuiti internazionali) non sempre vengono riconosciuti, per cui conviene tenersi sempre una scorta di contanti. Le moto sono poco utilizzate dai locali e quindi, nonostante i numerosi turisti, l'assistenza meccanica può essere problematica.
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Dopo il trasferimento in treno tra Verona ed Amburgo, nel viaggio di andata verso Capo Nord ho attraversato la Danimarca, su un percorso completamente autostradale. Sempre via autostrada sono arrivato a Goteborg in Svezia attraversando il ponte di Malmo. Dopo Goteborg la strada diventa paragonabile ad una nostra provinciale e si attraversa dapprima zone coltivate che poi lasciano spazio a boschi costellati di piccoli laghi. Sono risalito fino a metà Svezia attraversando la zona dei laghi maggiori di Mora, Orsa e Tarnaby.
Per rendere più vario il viaggio, a questo punto del viaggio ho deviato verso la costa norvegese per prendere la Rv17, una delle più famose strade turistiche norvegesi, che, dopo aver attraversato il Circolo Polare Artico, porta a Bodo, punto di partenza dei traghetti per le isole Lofoten. Proseguendo verso Nord, il paesaggio si fa più spoglio, anche se si incontrano belle città come Alta, con il suo famoso museo Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Gli ultimi 100km verso Capo Nord sono i più emozionanti, con lunghi rettilinei in un paesaggio sempre più spoglio.
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Per il ritorno da Capo Nord ho attraversato la Lapponia nel nord della Svezia; anche qui, come nelle regioni meridionali svedesi, il territorio è boschivo, anche se la densità minore della vegetazione lascia godere di più il paesaggio.
Tornato all'altezza di Tarnaby, come per l'andata, mi sono diretto di nuovo verso la costa norvegese, raggiungendo Trondheim. Qui inizia la parte più varia e guidata del viaggio, con strade famose come l'Atlanterhavsveien o il Trollstigen. Colpisce l'alternanza di zone di mare, come il fiordo di Geiranger ed i ghiacciai di Dalsnibba, a 1.500msl e solo 10km di strada dalla costa.
Nel sud della Norvegia le strade tornano a farsi trafficate attorno a grandi città come Bergen o Stavanger. La costa diventa bassa e sabbiosa e la durata del giorno torna ad essere simile alla nostra. Per il rientro, traghetto tra Kristiansand in Norvegia e Hirtshals in Danimarca, per poi proseguire verso Amburgo dove riprendere il treno.
Altre foto si trovano sulla mia pagina di Facebook.