Visualizza Tratturo Magno in una mappa di dimensioni maggiori
|
|
Peltuinum, Prata d'Ansidonia
Partendo dalla Basilica Santa Maria di Collemaggio a L'Aquila, sede storica per la partenza della transumanza, si segue la SS17 verso Poggio Picenze, costeggiando il fiume Aterno. Qui il tratturo L'Aquila - Foggia segue una via interna tra San Demetrio ne' Vestini e Barisciano, ma può essere raggiunto facilmente proseguendo per San Demetrio e quindi per San Nicandro, da dove seguire le indicazioni per Peltuinum; la strada ad un certo punto si fa sterrata, ma è pianeggiante e facilmente percorribile anche con pneumatici stradali: la vista di Peltuinum arrivando dopo aver percorso questo breve tratto di tratturo vale comunque questo piccolo sacrificio.
Si riprende la strada asfaltata dirigendosi verso Prata d'Ansidonia e da qui verso la chiesa di Santa Maria dei Cintorelli lungo la SS17 vicino Caporciano, dove il Tratturo Magno si inerpica verso l'altopiano sopra Civitaretenga; questo piano è raggiungibile da una strada sterrata che parte dal centro del paese, ma la discesa verso San Pelagia è estremamente ripida cosa che aggiunta al fondo stradale sconnesso rende questa via sconsigliata, mentre è preferibile proseguire da Navelli seguendo la SS153. Dopo San Pelagia il Tratturo Magno prosegue verso Capodacqua e da qui si inerpica verso il passo di Forca di Penne; anche in questo caso, però, non vi sono strade percorribili dopo Capodacqua, per cui è consigliabile dalla SS153 seguire le indicazioni per Ofena e seguire la SS602 per Forca di Penne, sede di un'Oasi del WWF.
A questo punto il tracciato si fa più tranquillo, lasciando le pendici meridionali del Parco del Gran Sasso ed inizia a scendere dolcemente verso le zone collinari coperte da uliveti lungo la sponda nord della valle del Pescara in direzioni di Cugnoli; si attraversa la frazione di Piano Finocchio e, proseguendo in direzione di Nocciano prima e Villa San Giovanni successivamente, si attraversano le frazioni di Cesura e di Rota Giannelli. Sempre scendendo verso la costa, si prosegue in direzione di Rosciano verso Villa Oliveti, per arrivare infine a Villareia dove il tratturo attraversava il fiume Pescara al Ponte delle Fascine.
Forca di Penne
Arrivati sulla Costa Adriatica, del tracciato del Tratturo Magno si perdono quasi le tracce, salvo qualche eccezione come nel tratto tra San Salvo Marina e Petacciato. In particolare, dalla zona industriale e commerciale di Chieti-Pescara fino ad Arielli, centri abitati, strade e ferrovie rendono difficile seguire da vicino il tracciato del tratturo. E' possibile, comunque, continuare a viaggiare nell'ambiente collinare del Tratturo L'Aquila - Foggia dopo aver attraversato la Tiburtina procedendo verso Chieti lungo la strada della Madonna della vittoria e poi dirigendoci verso Bucchianico seguendo inizialmente le indicazioni per Guardagrele e percorrendo la Strada della Pace fino alla Madonna del Buon Consiglio da dove prendere la SS81.
Prima di arrivare a Bucchianico, scendere verso Villamagna ed Ari. Arrivati alla Chiesa della Madonna delle Grazie, girare a sinistra in una strada abbastanza tortuosa verso Giuliano Teatino e poi seguire le indicazioni per Canosa Sanita, da dove proseguire per Arielli, Poggiofiorito e Lanciano.
Raggiunta Lanciano, si abbandona il percorso del L'Aquila-Foggia per dirigersi verso il Tratturo Centurelle - Montesecco in direzione Guardiagrele dopo aver attraversato Castel Frentano. Ci si dirige verso i 500m di Roccamontepiano dopo aver attraversato Fara Filiorum Petri e quindi si scende ai 300m di Serramonacesca ed ai 200 di Manoppello, risalendo poi lungo il versante settentrionale del Parco Nazionale della Maiella in direzione di Lettomanoppello. Prima di raggiungere questo paese, però, si prendono le indicazioni per Scafa tornando a scendere verso Torre de' Passeri lungo la Tiburtina, con la sua Abazia di San Clemente a Casauria.
Pescosansonesco Vecchio
Nuova salita questa volta in direzione di Castiglione a Casauria e Pescosansonesco Vecchio. Prima di entrare a Pescosansonesco si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Contrada Dogli e successivamente a destra seguendo le indicazioni per il Monte Pietracorniale. Qui la strada è molto stretta e tortuosa, con fondo abbastanza sconnesso anche se asfaltato, ma, una volta raggiunta la cima (che ospita alcuni ripetitori), il panorama è veramente unico.
Da Pietracorniale si scende verso Bussi sul Tirino da dove il tratturo proseguirebbe inerpicandosi lungo la costa che la separa dalla Piana di Navelli. Data la mancanza di strade lungo questa direttrice, però, è consigliabile proseguire la Tiburtina per Popoli, prendendo poi la SS17 verso Navelli con una strada molto piacevole che d'estate ospita una gara di velocità in salita.